mercoledì 31 luglio 2013

Di Vene Piccole e Sangue nelle mutande



Citando Wikipedia: Per cisti pilonidale si intende una formazione cistica contenente spesso peli (pili nidus). È conosciuta anche come cisti sacro-coccigea perché situata esclusivamente in questa regione.

Per chi non avesse inteso, si tratta di una puntina gigantesca, che cresce appena sopra il buco del culo quando ce l'hai peloso, e vi posso assicurare che fa un dolore allucinante. Ho sofferto questa brutta storia nel 2009, e me lo ricordo perché è l'anno in cui morto il candeggiato Michael Jackson.

In una calda giornata estiva mi dirigo in bagno e abbasso le mutande, quand'è ecco che osservandole con occhio preoccupato le vedo inondate di sangue. Non è che prima non avessi sentito questa cosa dietro il culo che mi doleva ogni volta che lo poggiavo da qualche parte, ma mica ti aspetti che sia una Cisti Sacro-Coccigea, dici, è una puntina, passerà.
E invece, in quella calda giornata estiva, mi ritrovai a mostrare un paio di mutande insanguinate a mia madre, chiedendogli se fosse possibile esser diventati signorine pur avendo il pene.
Cercammo su internet, non si può avere pene e mestruazioni allo stesso tempo, quindi mia madre concluse un: "è una puntina strana, andiamo dal dottore."

Il mio dottore è un pacioccone simpaticissimo, uno di quelli che ti viene voglia di stringergli le guanciotte forte forte, fa battutine simpatiche, tristi, ma non puoi fare a meno di ridere notando con quanta dolcezza le parole gli escono bocca.

-Dottore, c'ho una puntina grossa quanto un Ferrara sopra il culo
-Uhm, interessante!
-Non è interessante dottore, mi sta inondando le mutande di sangue, sembro Platinette immedesimatasi troppo
-Si cali i pantaloni, credo sia una sciocchezzuola

Mi metto sopra un lettino e calo i pantaloni, e se c'è una cosa che vi auguro non vi capiti mai, è quando il dottore, quello buono e pacioccone, mentre vi sta visitando, esclama con aria sorpresa un grosso:

-Minchia!
-Come?

-No, è che non era quello che pensavo...
-Quindi?
-Devi fare un operazione, una robetta semplice

Ed è una robetta semplice, lo giuro, l'operazione più minchiona della storia, ma prendetemi sul serio, quando dico che preferirei rompermi una gamba, che abbassarmi le mutande davanti a ogni medico dell'ospedale.
Andiamo in ospedale, mi dicono di ripresentarmi fra 9 mesi, rispondo "suca" e ci rivolgiamo ad una clinica privata, mi dicono di presentarmi l'indomani, e così faccio.

Esami dell'urina, esami del sangue. Pisciare non è difficile, solo che vien sempre strano quando lo devi fare per forza, ma lo scoglio più grande son gli esami del sangue, io ho le vene piccole e son pacchione, quindi non mi stupisco più di tanto quando il dottore mi dice:

-Uhm, lei non ha le vene!

e poi infila un ago e comincia a cercare prepotentemente e violentemente senza alcun risultato, buco nel primo braccio, buco nel secondo, riprova più volte, poi ci rinuncia, chiama una dottoressa e gli dice:

-Non me la fido, son scarso, fai te.

Lei mi infila l'ago dritto nel polso e mi estrae quel poco di sangue che riesce a prendere, io chiedo:

-Ma l'operazione è difficile?
-No, tranquillo, è una minchiata

Mi portano in sala operatoria, nudo come un verme con sopra una specie di grembiulino verde semitrasparente, mi devono anestetizzare, e per farlo devono prendere le vene.
Ci prova l'assistente non ci riesce, chiama il dottore, non ci riesce, cominciano a provarci insieme, cambiano posto, braccia, polso, gambe, piedi, non ci riescono, arriva il chirurgo, che fallisce miseramente, continuano a provarci, fin quando decidono di far intervenire il primario, che comincia a bucarmi acidamente senza risultato, nel frattempo passa un inserviente che, visto che c'eravamo, voleva provare pure lui.
Erano 3 dottori, 2 assistenti, il primario e l'inserviente nella stanza, quando a uno di loro viene l'idea geniale:

-Ma se gli diamo una bottiglia di Whiskey e un colpo in testa?
-No, però potremmo usare la mascherina

Dopo la bellezza di 15 buchi in varie parti del corpo, mi infilano una mascherina davanti la faccia, e mi addormento. Mi addormento, io c'ho il sonno agitato, molto agitato, sopratutto se vengo da 15 buchi fatti senza pietà, alzo un piede e mollo un calcio ad un assistente, che si ritrova con il labbro spaccato, mi bloccano buttandosi sopra di me, e finalmente mi infilano per bene sto ago, scavano come i minatori di megacostruzioni e trovano la vena.


Mi risveglio dopo poco tempo, sono intontito dall'anestetico, mi sento fatto, brutalmente, ho un sorriso spontaneo che mi va da orecchio a orecchio, fame e una coda piena di sangue.

Si, perché dopo l'intervento devi stare almeno una settimana con un tubo di plastica che ti drena il sangue dal culo, in pratica cammini con sta coda piena di sangue, il culo di fa un male terribile, e non puoi manco lavartelo per bene, perché non puoi bagnare i punti.
Immaginate una settimana a lavarsi il culo solo con salviette e carta igienica. Quando mi hanno tolto i punti il tanfo di merda ha ucciso un barbone dall'altro lato della strada, e lui di merda nella sua vita ne aveva sentita tanta.

Il giorno dopo l'operazione, sono dolorante, e vorrei uccidere qualcuno, del resto ho una cazzo di coda che mi esce dal culo, mi incominciano ad arrivare messaggi, immagino che qualcuno mi stia chiedendo almeno un: "come va?", ma i miei amici di merda mi informano soltanto della morte di Michael Jackson...

Perdonami Michael, ma non me ne è fottuto mai un cazzo della tua morte.

3 commenti:

  1. "io ho le vene piccole e son pacchione, quindi non mi stupisco più di tanto quando il dottore mi dice:

    -Uhm, lei non ha le vene!"

    Sono morto

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  2. "Quando mi hanno tolto i punti il tanfo di merda ha ucciso un barbone dall'altro lato della strada, e lui di merda nella sua vita ne aveva sentita tanta."

    Rotfl.

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  3. "-Non me la fido, son scarso, fai te."

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